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La passione di Artemisia di
Liliana Moro e Sara Sesti Un romanzo storico, una biografia della pittrice Artemisia Gentileschi (1597-1653), un percorso nell'arte del Seicento, una ricostruzione della vita quotidiana nelle più belle città italiane al declinare della grande stagione rinascimentale: questo e molto altro è La passione di Artemisia di Susan Vreeland.
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Di alcuni si dice: "La sua vita è stata un romanzo" a significare che l'hanno segnata eventi vari, rilevanti, drammatici. E allora poche vite furono romanzesche come quella di Artemisia Gentileschi, pittrice insigne, erede del padre Orazio, ma ben più degna di ammirazione per avere trasformato la sua passione per l'arte in un'arma con cui pararsi davanti al mondo: per difendere la propria dignità di donna, innanzitutto, offesa da uno stupro divenuto pubblica vergogna, e poi quella di artista, cosciente di avere aperto alla pittura strade che nemmeno il suo grande maestro, Caravaggio, aveva osato percorrere. | ![]() |
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Quest'ultima battaglia la vide vincitrice: prima pittrice a guadagnarsi da vivere con i suoi quadri, prima donna a essere ammessa all'Accademia del Disegno di Firenze. Quanto all'altra lotta, che si svolse dentro la sua anima, soltanto congetture. Ed è questo spazio interiore, dove sempre i colori si fanno più sfumati che su qualsiasi tela, che l'americana Susan Vreeland esplora nel suo romanzo. Pagine vive, dove si addensano con cura amorosa le luci e i colori delle città italiane, e con loro altre passioni: i lacci dell'amore e dell'odio, la fascinazione della bellezza, sodalizi femminili che nemmeno la morte sa interrompere. |
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